Breve biografia di Vittorini
da A. M. Comanducci
Nato a Barga (Lucca) il 22 giugno 1890, vive a Milano.
Ha trascorso finora la maggior parte della sua vita a Pisa.
Fu iniziato alla pittura da Edoardo Gordigiani , il quale lo aiutò anche, ma suoi veri maestri sono gli antichi e la natura.
Artista che non cerca il facile successo seguendo mode o usando trucchi cromatici, ha dipinto e dipinge il ritratto, il quadro di composizione, ma specialmente il paesaggio della campagna toscana e ancor più il quadro di esterno pisano.
Egli ha infatti riprodotto questa città nei suoi vari aspetti, nelle varie ore del giorno, nei suoi più caratteristici siti.
Pratica anche con signorilità il bianco e nero, l’acquaforte.
Dopo aver esordito nel 1910 a Firenze con un “Ritratto di giovinetta”, ha preso parte alle più importanti mostre italiane e ad alcune straniere: alle due Secessioni, alle Biennali ed alle Quadriennali romane, nelle quali ha presentato un “Autoritratto” e “Donna dal giubbetto giallo” (1943) a molte Sindacali e Promotrici di varie città; ed ha tenuto mostre personali.
Alle Biennali Veneziane ha esposto: nel 1924, “Donne e putti”; nel 1930 un altro “Autoritratto”.
Altri suoi lavori importanti sono: “Il Duomo di Pisa”; “Stradina di Pisa”; “Tramonto sulla piazza del Duomo a Pisa”; “Il Battistero di Pisa”; “Canale dei Navicelli a Pisa”; “Tramonto a Castelvecchio Pascoli”.
Il Vittorini, estraneo ad ogni gruppo e incurante delle polemiche, ma preso tutto dai problemi concreti della pittura, vive appartato in stretto colloquio con l’arte sua, gioia e tormento della sua anima e ragione della sua stessa vita.