FRANCESCO BERTACCHI

bargarchivio on 22 dicembre 2015 in Personaggi Illustri Bargei Commenti disabilitati

FRANCESCO BERTACCHI

1756-1814

STORICO E MAIRE (SINDACO) DI BARGA

DA BARGA, MEMORIE E NOTE VAGABONDE

DI ADOLFO ZERBOGLIO(BARGA, SEGHIERI E GASPERETTI, 1929).

A PAGINA 58 SI LEGGE:

[..] ALLA FAMIGLIA BERTACCHI APPARTENNERO UOMINI EMINENTI E, FRA GLI ALTRI, FRANCESCO BERTACCHI, DI SINGOLARE INGEGNO E CULTURA [..] NATO NEL 1756, IMPIEGO’ UNA LARGA PARTE DELLA SUA VITA IN RICERCHE STORICHE ESSENDO MERE (MAIRE) DI BARGA, DAL 1808 AL 1814, ANNO DELLA SUA MORTE.

IO HO AVUTO OCCASIONE DI ESAMINARE I SUOI PONDEROSI MANOSCRITTI, POSSEDUTI DAL BISNIPOTE AVVOCATO FILIPPO E, DA UNA RAPIDA SCORSA, HO DEDOTTO CHE MESSER FRANCESCO AVEVA EFFETTIVAMENTE UNA PROFONDA CONOSCENZA DELE VICENDE DEL SUO PAESE LA PIU’ MINUTA E PROFONDA.

COMPILO’ DELLE AMPIE MEMORIE STORICO-GEOGRAFICHE DEL VIVARIATO DI BARGA[..] E FECE IL REPERTORIO GENERALE DELL’ARCHIVIO DEL COMUNE.

FRANCESCO BERTACCHI, E’ UN PERSONAGGIO AL QUALE IL TEMPO NON HA CORRISPOSTO I GIUSTI ONORI, PROBABILMENTE PER LA PERDITA DELLE SUE OPERE.

INFATTI, I SUOI PODEROSI MANOSCRITTI, COME RIPORTATO DALLO ZERBOGLIO, SONO DISPERSI.

QUESTI POCHI DOCUMENTI, CHE SONO RIUSCITO A RINTRACCIARE, RIPRODOTTI QUI DI SEGUITO, TESTIMONIANO L’ENORME PATRIMONIO CULTURALE CHE LA NOSTRA COMUNITA’ NON HA AVUTO LA POSSIBILITA’ DI APPROFONDIRE.

QUESTI SONO LAVORI, FATTI DA FRANCESCO, ALL’ETA’ DI SEDICI ANNI, QUANDO ERA ALLIEVO DELL’ISTITUTO CICOGNINI DI PRATO.

FRONTESPIZIO DI ALTRE OPERE MANOSCRITTE DI FRANCESCO BERTACCHI

INTERESSANTI FOGLI MANOSCRITTI, NEI QUALI SI RAGGUAGLIANO MISURE MODENESI E FIORENTINE, COMPARATE A LORO VOLTA CON QUELLE DI BARGA, COME TESTIMONIANZA DI UNA IDENTITA’ CARATTERISTICA DELLA NOSTRA COMUNITA’.

MISURE CHE LE AUTORITA’ DELL’EPOCA AVEVANO SOPPRESSO NEI DOCUMENTI UFFICIALI, MA CHE RIMANEVANO DI USO COMUNE, PER TRADIZIONE ORALE, NELLA POPOLAZIONE, A CAUSA DELL’ISOLAMENTO TERRITORIALE DEL BARGHIGIANO.

TOGNARELLI FILIPPO

bargarchivio on 28 aprile 2015 in Personaggi Illustri Bargei Commenti disabilitati

TOGNARELLI FILIPPO (1838-1918)

PATRIOTA

Tognarelli Filippo Cristofano Giovanni nacque a Barga alle ore 5 pomeridiane del 16 Maggio 1838, da Raffaello di Filippo del fu Luigi e da Maria Teresa del fu Francesco Marchetti

Ventunenne, combatté nel 3° reggimento fanteria Milano nella seconda guerra d’Indipendenza Italiana, ricevendo per la sua dedizione alla causa una decorazione al valor militare.

Partecipò alla repressione del banditismo nei territori dell’ex Regno delle due Sicilie, la sua carriera militare terminò con la guerra del 1866.

Dopo una parentesi come emigrante in America, ritornò in patria, dove sposò Cesira di Giovanni Chiappa.

Da questa unione, il 24/7/1883 nacque Giovanni Giuseppe Cristofano.

Filippo discendeva da un ramo dei Tognarelli di Tiglio, il padre, Raffaello Giovanni Cristofano era nato a Barga il 1 giugno del 1807 da Filippo di Luigi della Cura di Tiglio e da Maria Lucia del fu Romualdo Ghiloni del Regio Spedale di Pisa.

Il nonno, Filippo Giovanni di Luigi di Giuseppe e di Lucia di Bartolomeo Notini fu battezzato a Tiglio il 26/5/1773.

Tognarelli Luigi e Lucia Notini sono gli antenati in comune con la mia famiglia.

Mons. Donnino Donnini

bargarchivio on 13 febbraio 2015 in Personaggi Illustri Bargei Commenti disabilitati

Sotto, è riportata una risposta ad una richiesta di informazioni sulla figura del Bargeo Monsignor Donnino Donnini.

Si vuole focalizzare il periodo in cui il Donnini rivestiva la carica di Proposto di Barga, lasciata solo in seguito alla prestigiosa nomina a Vescovo di Montalcino, a cui fece seguito quella a Vescovo di Arezzo.

In questo testo si fa esplicito riferimento alla controversia sorta sull’opportunità o meno di fare entrare nel Duomo, in occasione delle solenni cerimonie in suffragio di Vittorio Emanuele II, alcune insegne di società liberali recanti simboli massonici, che si erano schierate apertamente ed attivamente contro il potere temporale dei Papi e per questo non riconosciute dall’Autorità Ecclesiastica.

La controversia fu superata grazie all’intervento della Municipalità, nella persona di Antonio Mordini, che, consapevole delle doti di saggezza di Monsignor Donnini ( doti che gli aprirono la via ad una brillante carriera Ecclesiastica ), raggiunse un equo accordo, anteponendo il valore primario dell’ordine pubblico cittadino, rispetto alle rigide prescrizioni ecclesiastiche Diocesane.

Un suo lascito testamentario, ha permesso la creazione di un asilo, tuttora esistente, che in sua memoria ne porta il nome.

Interessante documento malgrado l’altro interlocutore rimanga anonimo.

RICHIESTA DI NOTIZIE SULLA PERSONA DI

MONS. DONNINO DONNINI

Replico alla nota riservata della S.V. illustrissima del 26 gennaio 1892

N° 77 F.1892

Monsignor Donnino Donnini nacque a Barga nel 4 Dicembre 1832 da onesta ma non ricca famiglia essendo il di lui padre Luigi ed il fratello minorenne Antonio capi mastri muratori e piccoli possidenti.

Indirizzato alla carriera ecclesiastica fu da giovanetto accolto nel seminario Arcivescovile di Pisa ove compiuti lodevolmente i suoi studi fu prescelto da Cardinale Corsi Arcivescovo di Pisa qual suo segretario particolare.

In quest’ufficio il Donnini acquistò ben presto la piena fiducia del Cardinale, divenne il suo alter ego e guadagnò anche la stima dei prelati e delle persone altolocate che la sua posizione col Cardinale gli dava occasione di avvicinare sia a Pisa sia a Roma, ove egli accompagnava il Cardinale e dove fu al suo fianco anche nell’occasione del Concilio Vaticano del 1869-70.

Morto il Cardinale, il Donnini si ritirò a vivere per qualche tempo in Pisa in una famiglia patrizia, occupandosi dell’educazione di due giovanetti a quella appartenenti, poi nel 1875 fu nominato Proposto e Vicario Foraneo della Collegiata di Barga e da questa nell’anno 1879 fu nominato Vescovo di Montalcino.

Finché fu Proposto da Barga il Donnini non ebbe attriti di sorta colle autorità locali.

Durante quel tempo allor che si tratto del funerale al Re Vittorio Emanuele nacque una divergenza fra il Donnini ed il comitato promotore di quella cerimonia a proposito delle bandiere di alcune associazioni liberali che il Donnini non voleva ammettere in Chiesa perché diverse dalla bandiera nazionale e portanti segni massonici.

Intervenne la autorità comunale a ottenere che il Donnini mostrandosi della necessità di transigere divenisse ad un vivo accordo.

QUESTO OPUSCOLO RACCHIUDE LA RICHIESTA DEL POPOLO DI AREZZO RIVOLTA ALLE AUTORITA’ PER IL RICONOSCIMENTO UFFICIALE DELLA NOMINA DI MONS. DONNINI A VESCOVO DI AREZZO.

PROBABILMENTE LO SCRITTO DELLA PRIMA PARTE E’ CORRELATO A QUESTA VICENDA E ANCHE DA BARGA SI E’ CERCATO DI PROMUOVERE LA FIGURA DI MONS. DONNINI, UN VANTO ANCHE PER LA NOSTRA CITTA’.