La Fratellanza Artigiana

on 17 aprile 2016 in Archivio Storico

Omaggio alla Fratellanza Artigiana, la più antica società liberale bargea. 

DISCORSO PER L’ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DELLA FRATELLANZA ARTIGIANA

di Giuseppe Salvi

19 MARZO 1904

 

Prendo la parola non per fare un discorso, ciò sarebbe superfluo dopo la commemorazione fatta così strenuamente poco fa dall’amico Stefani.

Ma nella rappresentanza delle società dei reduci, del comitato pel monumento a Mordini, della Banda Comunale non posso tralasciare di esprimere anche a nome delle società che rappresento il vivo compiacimento nel partecipare a questo ritrovo.

Esso è l’espressione di quella simpatia, di quella cordialità che unisce le associazioni liberali del nostro paese e i soci fra loro.

La comunione della mensa nella stessa sua materialità simbolizza il sentimento di fratellanza, di uguaglianza fra operaio e operaio, cittadino e cittadino.

Occorrerebbe ben altra potenza di parola e di pensiero per potere ordinare e svolgere la folla delle idee e delle memorie che mi suscita questo convegno.

In altri tempi, quando gli animi commossi dagli avvenimenti del periodo epico del nostro nazionale riscatto si succedevano quasi vertiginosamente incalzandosi quando altre persone che purtroppo ora mancano sedevano a questa stessa mensa, questa festa poté forse celebrarsi con maggiore splendore con maggiore entusiasmo con tanti meno rimpianti; però non può con ciò dirsi che la Fratellanza Artigiana non viva di vita prospera e che essa manchi ai suoi scopi e se ho adesso accennato ai maggiori entusiasmi di un tempo non vorrei che il mio pensiero fosse frainteso.

Non vorrei che si interpretasse come l’espressione di un pensiero che certo non mi è passato per la mente, che cioè nei petti nostri fosse venuto meno il sentimento, l’affetto, l’entusiasmo per le memorie del nostro risorgimento, di riconoscenza verso chi fece l’Italia.

No, perché un sentimento più che perde della sua esteriorità e più si concentra e più acquista forza ed intensità, e più potente e pronto scatta quasi molla compressa.

Io con quelle parole in questo giorno che è l’anniversario della fondazione della Fratellanza Artigiana ho voluto ricordare quell’aere puro di disinteressi, di generosi propositi, di ineffabili sacrifici in cui la Fratellanza Artigiana  sorse e prese vigoria.

Grande fu l’opera dei soci fondatori, sotto l’appoggio di Antonio Mordini, di Pietro Tallinucci, che dettero alla Fratellanza Artigiana quel carattere che tutt’ora conserva di importanza politica e amministrativa.

Politica,  perché  essa ha per scopo di tener vivo il sentimento di solidarietà fra  operaio ed  operaio, svolgere nella classe operaia il sentimento dei propri diritti insieme a quello dei propri doveri.

Economicamente di promuovere il sentimento del risparmio, soccorrere l’operaio nel caso di estremo bisogno, e non con un’umiliante elemosina, ma con una parte dei suoi stessi faticati risparmi che versati a piccole e insensibili riprese nella cassa sociale, essa custodisce e rende quando il bisogno incalza ,quando la malattia e la miseria battono inesorabili alla porta.

Ora quei grandi patrioti, quei grandi benefattori del nostro paese, della nostra società sono morti.

Ma nel cuore nostro vive indelebile la loro memoria che ci addita la via a rispettare lo statuto sociale da loro dettato.

Ed ora io, come socio della Fratellanza Artigiana, privo più che di ogni altro per meriti verso di essa, ma certo uno dei più sinceramente affezionati al nobile e glorioso sodalizio, se non altro per le tante care memorie che in questo momento più copiose del solito attorniano la mia mente, vedo che le speranze dei nostri maggiori non sono fallite, che il seme gettato produce i suoi frutti, e quindi dimenticando per un istante i recenti dolori , bevo alla prosperità della Fratellanza Artigiana, augurando a tutti i commensali di poterci ancora assidere per lunghi anni alla stessa mensa colla stessa cordialità, animati dagli stessi sentimenti di oggi.  

 

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