Dal Libro “Barga sulla Linea Gotica”
[…] Si arrivò al 25 luglio 1943.
In quel giorno Barga, festeggiando il suo Patrono, dava alla festa un particolare carattere propiziatorio.
Era presente anche il nostro venerato Arcivescovo.
Pure in quella mattina lontani rombi indicarono un’attività aerea verso il litorale pisano.
A notte la radio dette la notizia della caduta di Mussolini e dell’avvento di Badoglio al potere.
Come si arrivasse a ciò a tutti è noto; tengo però a rilevare che il popolo, in generale ne fu lieto, anche perché riteneva vicina la fine della guerra che si mostrava sempre più disastrosa attraverso l’invasione in atto e le numerose e terribili incursioni aeree.
Roma stessa era stata bombardata alcuni giorni prima ed il Papa era accorso a portare al popolo dolorante e sconvolto l’augusta parole di conforto.
In varie parti d’Italia vi furono gravi rappresaglie a carico di fascisti; a Barga niente.
Qui tutto si ridusse a rimuovere le lapidi che in Piazza del Comune e sull’Aringo ricordavano la visita di Mussolini a Barga nel 1930; il ricordo in memoria di Arnaldo Mussolini presso il Cedro della Loggetta, la targa al Ponte del Giardino e vari fasci littori.[…]